Quando mi chiedono di realizzare un logo la questione è sempre legata in maniera biunivoca al brand.
Capisco il disorientamento dei miei clienti quando mi chiedono di realizzare un logo di cui magari hanno un’idea o a volte una bozza di disegno e io invio loro due questionari uno “brief logo” ed uno “brand identity” con domande del tipo:
- “Come vorresti essere percepito dai tuoi clienti?”
- “Quali caratteristiche del tuo business devono essere rispecchiate nel tuo logo?”.
Lavoro soprattutto con professionisti che vogliono realizzare il proprio sito o promuovere la loro presenza online o piccoli business che stanno per nascere e magari decidono di realizzare con i miei colleghi di Lv design il sito.
Spesso le mie domande inizialmente mettono in crisi, è difficile quando hai un’idea, un progetto un business nascente capire gli Step da compiere per essere appetibili e comunicativi nel mercato.
Il mio compito è questo: guidare il cliente a capire queste cose.
Quando conosciamo qualcuno di nuovo oltre al suo nome, la sua presenza, il suo modo di pettinarsi, vestirsi il suo tono di voce e il suo modo di esprimersi sono tante le cose che gli/le chiediamo per scoprire chi abbiamo davvero davanti.
Pensate al brand come a tutto questo mentre al logo come il nome e il modo di vestirsi.
Inizia a essere più chiaro perché è importante oltre al logo avere una Brand Identity?
Continuando con l’esempio delle relazioni umane valutiamo una persona in base alle sue azioni, comportamenti, passioni, credenze non in base alle sue intenzioni.
Qui chiarito il perché della mia domanda
“Come vorresti essere percepito dai tuoi clienti?”
“The Brand isn’t what you say it is. It’s what they say it is” (Marty Neuman)
Per non dilungarmi in rigide definizioni e differenze tra cosa è logotipo, pittogramma marchio e brand vi riporto come casi studi dei progetti fatti per cecare di spiegarmi al meglio:
In questo progetto ad esempio
https://www.ilacrossbowdesign.it/portfolio-articoli/logo-faber-plan/
il cliente aveva risposto in maniera completa e chiara a tutte le domande di brief, si è delineato un quadro preciso del suo business e dei suoi obiettivi il che mi ha portato a estrapolare le parole chiave e i concetti importanti per realizzare il suo logo, ho fatto le mie bozze e le ho proposte ma nel frattempo il cliente aveva avuto un’idea, aveva elaborato indipendentemente una sua bozza di logo e me l’ha proposta.
Ho portato avanti entrambe le bozze alla fase definitiva, tenendo presente i punti del brief abbiamo riguardato i loghi e ci siamo chiesti
Quale scegliere?
La scelta non deve essere puramente estetica ed aleatoria ma deve essere lungimirante, deve guardare all’insieme al sistema, aldilà dei tecnicismi quali leggibilità, riproducibilità in diverse scale e materiali di per sé importantissimi le domande da porsi sono
- Tra 20 anni continuerà a rappresentarmi?
- All’interno del mercato io voglio fare questo si capisce da questo logo?
- Userò questo materiale o metodo di progettazione ma poi se dovessi cambiare?
In questo caso un logo era legato al concetto di progettare e pianificare l’altro al materiale legno.
Il mercato del cliente è il prefabbricato in legno ma poniamo il caso di una crisi del settore legno il business in questione cosa fa?
Cambia materiale perché il core è la progettualità pianificata, ecco la risposta da qui la nostra scelta.
Concludo riportando un altro esempio di studio:
https://www.ilacrossbowdesign.it/portfolio-articoli/logo-azienda-agricola/
In questo ma anche nell’esempio precedente o anche in un progetto che ho fatto per un concorso che vedete qui:
https://www.ilacrossbowdesign.it/portfolio-articoli/concorso-di-idee-mo-ca-brand/
Oltre al logo di solito se possibile realizzo per il cliente dei pattern che riprendono o parte del logo o elementi visivi correlati alla Brand Identity.
Perché?